riciclo rifiuti tessili

Dizionario Ambientale

Filtro Alfabetico

Centro per il riutilizzo

Un Centro per il Riutilizzo è una struttura che raccoglie, seleziona e prepara materiali e prodotti usati per il loro riutilizzo diretto o per il recupero di materie prime.

Attraverso un’attenta selezione, i capi possono essere destinati a nuovi usi come donazioni, riparazioni o rigenerazione.

Sono appositi spazi individuati presso i Centri di Raccolta per l’esposizione temporanea finalizzata allo scambio tra privati di beni usati e funzionanti direttamente idonei al riutilizzo di cui all’articolo 181, comma 6, del D.Lgs. n. 152/2006.

Economia circolare

Modello che si pone come obiettivo riutilizzare le risorse il più a lungo possibile massimizzandone il valore ed evitando sprechi; una volta che un prodotto giunge a fine vita, i materiali ancora utili, vengono recuperati e riutilizzati.

Si tratta di un modello opposto all’economia definita “lineare”, caratterizzata dalla fase di produzione, utilizzo e smaltimento.

EPR – Extended Producer Responsibility

La Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) è un principio ambientale che attribuisce ai Produttori, Importatori e Distributori, la responsabilità del finanziamento raccolta e riciclo tramite i Sistemi Collettivi dei prodotti a fine vita e sancisce la riduzione degli impatti ambientali negativi derivanti dalla progettazione e dalla produzione dei prodotti tessili.

L’EPR incentiva la progettazione di prodotti sostenibili, favorisce sistemi di gestione dei rifiuti tessili e sostiene l’economia circolare, riducendo l’impatto ambientale della filiera.

Fast fashion

Modello di produzione e consumo nell’industria dell’abbigliamento caratterizzato da cicli rapidi di produzione, costi ridotti e alta rotazione delle collezioni.

Questo sistema ha trasformato il mercato della moda, rendendo i capi accessibili e alla portata di tutti, ma con conseguenze significative sull’ambiente e sulle condizioni di lavoro nei paesi produttori.

Fibre naturali

Le fibre naturali sono materiali tessili ottenuti direttamente da risorse naturali, senza l’intervento di processi chimici complessi.

Sono biodegradabili e, se coltivate o allevate in modo sostenibile, hanno un impatto ambientale inferiore rispetto alle fibre sintetiche.

Possono essere suddivise in due categorie principali: vegetale (derivante da piante come cotone, lino, canapa e juta) e animale (derivante da lana, seta, alpaca e mohair).

Fibre rigenerate

Le fibre rigenerate sono materiali tessili ottenuti da processi chimici che trasformano materiali di scarto, come cellulosa da legno o cotone usato, in nuove fibre.

Esempi includono il lyocell, la viscosa e il modal.

Queste fibre offrono vantaggi ambientali rispetto alle fibre sintetiche, poiché riducono la dipendenza da risorse vergini e promuovono l’economia circolare.

Tuttavia, la loro produzione può comportare l’uso di sostanze chimiche e richiedere un consumo significativo di energia e acqua.

Fibre sintetiche

Le fibre sintetiche sono materiali tessili creati mediante processi chimici a partire da risorse petrolchimiche. Esempi comuni includono il poliestere, il nylon, l’acrilico e l’elastan.

Queste fibre sono durevoli, resistenti e facili da mantenere, ma presentano diversi svantaggi ambientali come la non biodegradabilità, il rilascio di microplastiche e l’eccessivo consumo energetico.

Filiera

La filiera comprende tutte le fasi e gli attori coinvolti nella produzione di un prodotto, dalla materia prima al consumatore finale, inclusi smaltimento e riciclo.

Nel tessile, si tratta di coltivazione o estrazione delle fibre, lavorazione, produzione di filati, tessitura, confezione, distribuzione e vendita.

Oggi si punta a filiere sostenibili e trasparenti, che adottino pratiche etiche, riducano l’impatto ambientale e migliorino le condizioni di lavoro, minimizzando gli sprechi e promuovendo riciclo e riutilizzo.

Immissione sul mercato italiano

La distribuzione o la cessione, sia a titolo oneroso che gratuito, a favore di soggetti terzi all’interno del territorio italiano, includendo anche l’importazione nel territorio doganale della comunità.

L’immissione iniziale sul mercato può avvenire direttamente al consumatore finale o tramite intermediari come per esempio i distributori e può realizzarsi sia con la vendita in negozi fisici che attraverso piattaforme online, sia su siti proprietari che su marketplace.

Può anche essere una combinazione di più modalità.

Prodotto tessile

Un prodotto tessile è un articolo realizzato in tutto o in parte con materiali tessili, inclusi pelle e cuoio, come abbigliamento, accessori, tessuti per la casa o materiali tecnici. Esclusivamente composto da fibre tessili, qualunque sia il procedimento di mischia o di unione utilizzato. Durabilità, riciclabilità e riutilizzo sono criteri importanti per ridurre l’impronta ambientale complessiva.

Produttore di prodotti tessili

  • la persona fisica o giuridica stabilita in Italia che, a titolo professionale, per conto proprio o tramite terzi, alternativamente fabbrica o immette sul mercato nazionale un prodotto apponendovi il proprio nome o ragione sociale o marchio registrato; il responsabile dell’immissione sul mercato non è considerato produttore se il prodotto reca anche il nome o la ragione sociale o il marchio registrato del fabbricante;
  • la persona fisica o giuridica stabilita in Italia che, a titolo professionale, importa o immette per prima sul mercato nazionale prodotti fabbricati da persone fisiche o giuridiche non stabilite in Italia;
  • la persona fisica o giuridica non stabilita in Italia che, a titolo professionale, immette sul mercato nazionale prodotti mediante tecniche di comunicazione a distanza direttamente al consumatore o all’utente finale;

RITES

RITES (Riciclo Tessile Sostenibile) indica iniziative e tecnologie innovative per il riciclo efficiente e sostenibile dei materiali tessili a fine vita. Mira a trasformare i rifiuti tessili in nuove materie prime o prodotti, riducendo lo smaltimento e favorendo l’economia circolare. Spesso coinvolge collaborazioni tra aziende, enti pubblici e centri di ricerca per sviluppare soluzioni come il riciclo chimico o meccanico, rendendo il ciclo produttivo più sostenibile e meno dipendente da risorse vergini.