Il DDL S. 1287 introduce l’EPR anche per i marketplace; questa modifica implica che chiunque immetta sul mercato prodotti tramite piattaforme online, anche per conto terzi, dovrà farsi carico delle responsabilità ambientali previste.
I Produttori che vendono tramite piattaforme online possono quindi soddisfare gli obblighi di responsabilità estesa del produttore proprio attraverso le piattaforme, le quali, proprio grazie ad accordi con i sistemi collettivi di gestione dei rifiuti, permettono ai produttori di rispettare gli obblighi EPR in modo semplificato. I gestori delle piattaforme avranno un anno di tempo per adeguare i loro servizi a supporto dei produttori.
Gli accordi di gestione stabiliscono modalità pratiche per rispettare la responsabilità estesa del produttore. Tra queste l’adesione ai consorzi o sistemi di gestione dei rifiuti; la raccolta e comunicazione dati per cui le piattaforme devono trasmettere ai produttori e ai consorzi informazioni sui prodotti venduti, il recupero e il trattamento dei rifiuti generati, con dati sui flussi dei materiali; il pagamento del contributo ambientale previsto per i prodotti immessi sul mercato; e, per finire, le comunicazioni ambientali obbligatorie, secondo le quali le piattaforme devono informare correttamente gli stakeholder sulle opzioni di prevenzione e gestione dei rifiuti stessi.
Gli accordi di gestione devono essere sottoscritti entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto o dei relativi decreti ministeriali.
Entro 10 giorni dalla firma, i consorzi devono inviare gli accordi stipulati al Ministero dell’Ambiente, che può richiederne eventuali modifiche entro 60 giorni. Gli Accordi modificati entrano in vigore 60 giorni dopo la prima trasmissione, o entro 30 giorni se sono stati integrati o modificati.
Importante anche sottolineare che nel Registro Nazionale Produttori viene istituita una sezione dedicata ai gestori delle piattaforme di commercio elettronico e ai produttori che vendono tramite di esse. Questa nuova sezione ha il compito di agevolare il monitoraggio e la conformità delle attività online agli obblighi EPR, fornendo una risposta concreta alla pratica illegale del cosiddetto free riding.